Comune di Acquaviva Collecroce (Campobasso)
Via della Fontana
Note: La fontana e l'abbeveratoio realizzata nel 1898, nonché il lavatoio, con la denominazione "Fontana Nuova"
1898
Fontana Nuova
Funda Nova
Restauro del 2008
FONTANA
NUOVA
FUNDA NOVA
A tre cannelle e con lavatoio sul lato sinistro, ristrutturata nella forma monumentale attuale nel 1898, essa dà il nome anche ad unio dei tre rioni comunali. E' la fontana principale nella quale le donne, quotidianamente, andavano ad attingere l'acqua potabile per gli usi domestici, con le caratteristiche "tine" in rame e portate sulla testa.
Je funda veca velka di zene gredahu prat as vazet vodu s tinjami.
PER SAPERE DI PIU'
Tabernacoli
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Una fontana è un dispositivo da cui è possibile attingere acqua, che raggiunge la fontana tramite un impianto idrico nel caso questa non sia collocata presso una sorgente.
Erano molto importanti e diffuse nei centri abitati prima che l'acqua corrente fosse disponibile nelle singole abitazioni, mentre ora vanno via via scomparendo, al pari dei lavatoi pubblici, posti muniti di vasche ove ci si poteva recare per fare il bucato.
Oltre all'uso come punto di accesso all'acqua, le fontane sono usate come elemento architettonico ed urbanistico ornamentale ed artistico, anche di tipo monumentale: esempi sono le fontane ornate di statue o illegiadrite e rese più spettacolari e scenografiche con fantasiosi giochi d'acqua.
Le fontane utilizzate come ornamento si svilupparono durante l'età ellenistica e furono tra le sue opere più rappresentative, e poi questo uso fu esteso anche nella Roma antica dove queste fontane presero il nome di ninfei. Nel Medioevo le fontane venivano usate sempre meno, infatti si usavano i pozzo. Con l'avvento del Barocco e del Rinascimento, le fontane riacquisirono il valore architettonico e decorativo che avevano nel periodo classico. (Wikipedia)
Il termine abbeveratoio indica il luogo dove bevono gli animali domestici. Indica inoltre la vasca o il recipiente atto a contenere l'acqua utilizzata per dissetarsi.
Gli abbeveratoi tradizionali sono generalmente costituiti di tronchi di albero o tegole. Ne esistono anche tipi realizzati in pietra o in muratura, particolarmente diffusi nelle zone rurali dell'Italia meridionale, localizzati in luoghi pubblici di transito, a volte realizzati in grandi dimensioni ed ornati di elementi architettonici, come epigrafi, stemmi e sculture.
La metodologia moderna più efficace ed efficiente è l'abbeveratoio a goccia, un sistema capillare di distribuzione dell'acqua che comporta minore spreco, nessuna superficie esposta a potenziali contaminazioni da batteri (soprattutto nella stagione estiva), praticità nella regolazione dell'altezza della fonte d'acqua in funzione delle dimensioni crescenti dell'animale (wikipedia)
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