Ubicazione della lapideComune di Ururi (Campobasso)
Piazza Santa Maria
Nota: La lapide pubblica della storia sul paese di origine albanese
Ururi sorge attorno a un monastero benedettino, costuito attorno all'anno mille: il casale Aurole, a 262 metri sul livello del mare. L'abitato, a seguito del disastroso terremoto del 1456, fu poi abbandonato.
La storia di Ururi é quella più tormentata tra tutte le comunita arbëreshë molisane. E' nota la data in cui gli Arbëreshë acquisirono il diritto di abitare Ururi, 1465, grazie alla benevolenza del Vescovo di Larino, Barone di Ururi. Proprio in questo periodo la nuova comunità, guidata dal condottiero Skanderberg, sconfisse i nemici di Re Ferrante, tra i quali numerosi signorotti di Larino.
Dopo molteplici contrasti, i Larinati diedero fuoco a Ururi nel 1540, costringendo gli Arbëreshë ad evacuare il paese. L'anno 1583 vede nuovamente il ritorno di questi ultimi ad Ururi, e da allora si stanziarono stabilmente. Il legame più forte con le origini é rappresentanto dalla lingua arbëreshë, che ancora oggi é viva.
La storia di Ururi é quella più tormentata tra tutte le comunita arbëreshë molisane. E' nota la data in cui gli Arbëreshë acquisirono il diritto di abitare Ururi, 1465, grazie alla benevolenza del Vescovo di Larino, Barone di Ururi. Proprio in questo periodo la nuova comunità, guidata dal condottiero Skanderberg, sconfisse i nemici di Re Ferrante, tra i quali numerosi signorotti di Larino.
Dopo molteplici contrasti, i Larinati diedero fuoco a Ururi nel 1540, costringendo gli Arbëreshë ad evacuare il paese. L'anno 1583 vede nuovamente il ritorno di questi ultimi ad Ururi, e da allora si stanziarono stabilmente. Il legame più forte con le origini é rappresentanto dalla lingua arbëreshë, che ancora oggi é viva.
PER SAPERE DI PIU'
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L'epigrafe (dal greco antico ἐπιγραφή, epigraphè, "scritto sopra") o iscrizione è un testo esposto pubblicamente su un supporto di materiale non deperibile (principalmente marmo o pietra, più raramente metallo). L'intento del testo è solitamente quello di tramandare la memoria di un evento storico, di un personaggio o di un atto; le parole possono essere incise, oppure dipinte o eseguite a mosaico; l'epigrafe si può trovare sia in un luogo chiuso (chiesa, cappella, palazzo) sia all'aperto (piazza, via, cimitero), oppure può essere apposta su un oggetto. Generalmente le iscrizioni sono realizzate in lettere maiuscole. A caratterizzarle però non è solo lo stile della scrittura ma anche l'adozione di particolari registri linguistici, improntati generalmente a concisione e solennità, in funzione del contenuto, del contesto e dello scopo comunicativo. (Da Wikipedia)
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