È annesso alla chiesa di San Frediano in Cestello nei locali dell'ex monastero dei Cisterncensi e delle Carmelitane di Santa Maria Maddalena de' Pazzi. Soppresso nel 1783, grazie all'arcivescovo Antonio Martini il Cestello divenne un anno dopo la sede del Seminario diocesano.
All'interno del complesso religioso vi sono due chiostri, il primo con al centro la statua di Santa Maria Maddalena de' Pazzi (1726) di Antonio Montauti (1683-1746) e l'altro con San Bernardo di Ciaravalle che calpesta il demonio (1702) di Giuseppe Piamontini (1664-1742),e l'ex refettorio (ora aula magna) con un grande affresco di Bernardino Poccetti (1548-1612) raffigurante la Cena di Gesù dopo il digiuno nel deserto. Nella biblioteca é conservato il celebre Codice Rustici (1448), oltre ad altri codici medievali.
Priore a San Frediano in Cestello
DIO
CONCEDA RIPOSO ALLE CENERI
E LUCE ETERNA ALL'ANIMA
DEL SUO SACERDOTE
PIRRO PALAZZESCHI
GRANDE D'INGEGNO PIU GRANDE DI CUORE
VISSE ALL'AMORE DEL PROSSIMO
E PASSO' FACENDO A TUTTI DEL BENE
LA SUA CARITA' SI FORTIFICO' NEGLI OSTACOLI
CHE DAL MONDO DEI BUONI NEMICO
EBBE A INCONTRARE CONTINUI
I SUOI COSTUMI FURONO DI ANGELO
DI ANGELO LA SUA MORTE
LA FAMIGLIA E GLI AMICI
IL CLERO E IL POPOLO DI S.FREDIANO IN CESTELLO
LAMENTANDO INSIEME
IL FRATELLO L'AMICO IL PRESULE IL PASTORE
IMPAREGGIABILE
GLI POSERO QUESTA MEMORIA
MORIVA IL DI 2 APRILE 1848 DI SOLI ANNI 35.
Busto di Pirro Palazzeschi |
Nobile Brienne ...
HIC IV NON FEBBR A.N. MDCCCXXXIII
DEPOSITUM EST
ET POSTE X KAL MART IN BELGIUM TRANSLATUM
CORPUS ILLUSTRISSIMAE ET POTENTISSIMAE
DOMINAE MAELAE MELANLAE A CONFLANS BRIENNE
PRINCIPIS A LIGNE ETC
DE STIRPE IOANNIS E BRIENNE
HIEROSOLYMAE REGIS
DILECTAM CONIUGEM TENERAM MATREM
CARISSIMAM FILIAM
LONGE A PATRIA ET PARENTIBUS
ANNO AETATIS SUAE XXX DEFUNCTAM
LUNGE VLATOR ET ORA
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L'epigrafe (dal greco antico ἐπιγραφή, epigraphè, "scritto sopra") o iscrizione è un testo esposto pubblicamente su un supporto di materiale non deperibile (principalmente marmo o pietra, più raramente metallo). L'intento del testo è solitamente quello di tramandare la memoria di un evento storico, di un personaggio o di un atto; le parole possono essere incise, oppure dipinte o eseguite a mosaico; l'epigrafe si può trovare sia in un luogo chiuso (chiesa, cappella, palazzo) sia all'aperto (piazza, via, cimitero), oppure può essere apposta su un oggetto. Generalmente le iscrizioni sono realizzate in lettere maiuscole. A caratterizzarle però non è solo lo stile della scrittura ma anche l'adozione di particolari registri linguistici, improntati generalmente a concisione e solennità, in funzione del contenuto, del contesto e dello scopo comunicativo. (Da Wikipedia)
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