lunedì 15 febbraio 2016

Firenze. L'arciconfraternita della Misericordia e le sue lapidi commemorative

Ubicazione delle lapidi
Comune di Firenze
Piazza Duomo 20 - L'ingresso della sede di Arciconfraternita della Misericordia
Nota: Le lapidi dedicate ai benefattori e ai confratelli caduti nel servizio

Visita del Re d'Italia Vittorio Emanuele a Firenze (28 aprile 1940)
NEL SETTIMO CENTENARIO
DALLA FONDAZIONE DELL'ARCHICONFRATERNITA
CELEBRATO IL XXVIII APRILE MCMXL
PROVVEDITORE IL CONTE PAOLO GUICCIARDINI
LA MAESTÀ DEL RE IMPERATORE
VITTORIO EMANUELE III
ONORÒ DI SUA PRESENZA QUESTA SEDE
SOVRANO FRA SUDDITI DEVOTI
CONFRATELLO FRA CONFRATELLI

I benefattori e le benefattrici della Misericordia

MEMORE E GRATA
L'ARCICONFRATERNITA FIORENTINA
DELLA MISERICORDIA
SCRIVE QUI I NOMI
DEI SUOI PIÙ INSIGNI BENEFATTORI
20 GENNAIO 1934

Misericordia di Firenze. L'albo dei benefattori (1934)
  IL MAGISTRATO
NELLA SUA ADUNANZA
DEL GIORNO 29 GENNAIO 1914
DECRETAVA
S'INCIDESSE IN QUESTO MARMO
IL NOME DI MARIANNA PECCHIOLI VED. BERTI
E DI FLAVIA BACHELLI VED. MASI VED. BROGI
CHE MORENDO D' UNA IL 30 GENNAIO 1896
ED ALTRA IL 9 NOVEMBRE 1912
VOLLERO EREDE DELLE LORO SOSTANZE
L'ARCICONFRATERNITA NOSTRA
PERCHÈ  DELLA SUA CARITÀ
MOLTIPLICANDOSI DI MEZZI


DEGNISSIMA DI SINGOLARE RICONOSCENZA
STA QUI RICORDATA LA LIBERTÀ INSIGNE
DI MARIA CAVALLARI
VEDOVA DI CORIOLANO CECCONI
CHE A QUESTA CONFRATERNITA
LARGIVA MORENDO NEL 24 MARZO 1894
LA COSPICUA SOMMA DI LIRE SETTANTAMILA
POSTOLE SOLO A RICAMBIO
LIEVE ONERE DI RITI PROPIZIATORII
E DELLA BEN CONSERVATA SUA TOMBA
VOLENTE CHE IL LEGATO ABBIA TITOLO
DAL NOME SUO E DEL CONIUGE

Lapide commemorative ai confratelli della Misericordia; Pietro Metti, Antonio Bernardi Della Rosa, Vittorio Pistelli, Corrado Falconi e Romano Albizi

L'ORA PRIMA 
DEL DUE DICEMBRE MILLEOTTOCENTO 53
SUONAVA L'ULTIMA
PEL GIORNATE DEL SABATO PIETRO METTI
L'UNICO FIN QUI
CHE SPIRAVA SULL'ATTO DELL'OPERA PIETOSA
E MENTRE TRASPORTAVASI
ALLA VENERABILE ARCICONFRATERNITA DELLA MISERICORDIA
DI FIRENZE
UN UOMO CHE MORTE ISTANTANEA FULMINAVA

 DI ANTONIO BERNARDI DELLA ROSA
CAPO DI GUARDIA
CARISSIMO A TUTTI
PER GRANDE AFFETTO AL SODALIZIO
E PER COSTANZA DI ZELO ESEMPLARE
VOLLERO I COLLEGHI RICORDO QUI
DOVE IL XXIX NOVEMBRE MDCCCXC
TORNANDO DAL TRASPORTARE UN INFERMO
FU DI SOLI LIII ANNI
CHIAMATO IMPROVVISAMENTE AL PREMIO
DELLA BENE ESERCITATA MISERICORDIA

VITTORIO PISTELLI
POPOLANO INDUSTRIE OPEROSO
E NELLA ARCICONFRATERNITA
GIORNATE ESEMPLARE DI ZELO E PIETÀ
IL V. GIORNO DI AGOSTO MDCCCLXXIX.
COLTO DA IMPROVVISO MALORE
MENTRE CONDUCEVA UN TRASPORTO FUNEBRE
E INDI A POCHE ORE SPIRATO
EBBE DAI CONFRATELLI
IL RIPOSO NEL CIMITERO DI PINTI
E QUESTA MEMORIA.

SOTTO L'INFURIARE DI UN BOMBARDAMENTO
L'AUTISTA CORRADO FALCONI
ASSISTENDO UNA DONNA GRAVEMENTE FERITA
COLPITO A MORTE EGLI STESSO
L'11 MARZO 1944
IMMOLAVA LA SUA GIOVINEZZA AL DOVERE
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CHIAMATO CON LA SQUADRA
IN SOCCORSO DI UN SINISTRATO
IL FRATELLO ROMANO ALBIZI
TRAGICAMENTE FERIVA
IL 2 AGOSTO 1960
PER UN VIOLENTO SCONTRO DELL'AUTOMBULANZA
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PARTIRONO SENZA RITORNO
LA GLORIA LI ACCOLSE
Epidemia della colera


DALLA CINQUANTENARIA COMMEMORAZIONE SOLENNE
CELEBRATA NEI GIORNI IX-X DICEMBRE MCMV
VOLLE IL MAGISTRATO CHE L'ETÀ PRESENTE E LE FUTURE
POSSANO RIPENSARE LA RINOMANZA ALTISSIMA
MERITATA ALL'ARCICONFRATERNITA NEL MDCCCLV.
DALL'EROICA CARITÀ DEI DXC TRA I SUOI ASCRITTI
PIÙ INFIERISSE IL COLERA PIÙ EGLINO ANIMOSI
I CUI NOMI ONORANDI
MEGLIO CHE RIDETTI DAI RICORDI FUGACI DEL TEMPO
STANNO GIÀ GLORIOSAMENTE REGISTRATI
NEL VOLUME INCANCELLABILE DEI PREMI ETERNI

Granduca Pietro Leopoldo d'Asburgo-Lorena

D.O.M.
PETRI. LEOPOLDI. M.E.D.A.A.
PRINCIPIS. OPTIMI. FRATIS. AMANTISSIMI
REGALIS. PIETAS. AC. MUNIFICENTIA
HUIUSCE. AEDIS
TITULO. S.M. ,ISERICORDIAE
AUNGUSTIS. CONSULENS
LOCUM. HUNC. IAM. MERCIEBUS. SERVANDIS
OBSOLETUM. ET. SQUALIDUM
IN. AMPLIOREM. ET. ELEGANTIOREM. FORMAM
REDEGIT. AUXIT. EXORNAUIT
MANENTI. SODALIUM. COMMODITATI
ISDEM. MAXIMO. VIRTUTIS. INCITAMENTO
PROXIMIORIS. SACELLI. DECORE. SERVATO.
QUOD. FELIX. FAUSTUMO. SIT
FRATRES. SOCIETATIS
OB. EGREGIA. REPETITA. BENEFICIA
ET. FUTURIS. SPEC. CONCEPTIS. LAETANTES
MONUMENTUM. HOC. POSUERE
ANNO. REP. SAL. MDCCLXXIX. XIII. KAL. FEBR.
IOSEPHO. DE. PODIO. BALDOVINECTO. OATRICIO. FL.
M.D. A. CUBICULO. PRAEFECTO. CURANTE.
HOC. MISERAE. PLEBI
STABAT. COMMUNE. PRAESIDIUM

Confratelli caduti nella 1^ guerra mondiale 1915-1918

MCMXV  MCMXVIII
NELLA MISERICORDIA DI DIO
BEATI I CADUTI PER LA PATRIA
CONFRATELLI NOSTRI
BUONAMICI LUIGI ALFONSO - COLONNELLO                     BENVENUTI RAFFAELLO - CAPORALE
CALVO ALESSANDRO - CAPITANO                                 PASQUINI GIUSEPPE - CAPORALE
ARCANGIOLI LUIGI - SOTTOTENENTE                               ALESSANDRI RODOLFO - SOLDATO
BRUSCHI DOMENICO ADOLFO - SOTTOTENENTE    GIANNELLI VITTORIO - SOLDATO
FLAMINI MANRICO - SOTTOTENENTE                     MAZZEI UMBERTO - SOLDATO
TADDEI DINO - SOTTOTENENTE                   TACCHI UGO - SOLDATO
PAMPALONI UGO - SERGENTE                                     VALENTINI CESARE - SOLDATO
OTTOBRE MCMXXI


La memoria di Mor Diop e Samb Modou



Il 20 gennaio, giorno in cui al Misericordia di Firenze celebra San Sebastiano martire, patrono del Sodalizio dal 1575, sarà presentato il tabernacolo realizzato dallo scultore di origine morava Ivan Theimer e donato, alla fine di dicembre, alla Venerabile Arciconfraternita.

La scultura in bronzo nasce da un disegno che l'artista aveva realizzato in occasione della S.Messa, celebrata nell'Oratorio della Misericordia, per commemorare i due senegalesi uccisi in piazza Dalmazia a Firenze il dicembre 2011, in seguito ad un attentato di stampo razzista.

La realizzazione dell'opera é nata dalla collaborazione di Ivam Theimer con l'artista senegalese Ndary Lo, dal cui intervento sono nati i corpi che istoriano la base delle stele e che rievocano quelli dei migranti che hanno incontrato la morte in mare.


Sovrastano le stele, sulla quale sono incisi i nomi delle vittime, due uomini nudi in piedi che abbracciano un delfino. L'uomo bianco rappresenta Arione, l'altro di colore e più grande, é un San Sebastiano africano: due persone fuse insieme nello stesso bronzo e nella stessa umanità

Un solo corpo in tre - come ha precisato l'autore - che costituisce una sola entità, proprio come il Mediterraneo che unisce l'Africa e l'Europa: il mare della morte e della vita insieme. L'opera, definitiva dalla stampa francese "l'Arca dell'Alleanza" vuol quindi esprimere l'unione che lega il popolo italiano e quello senegalese.

Nel 2008 circa 80 le sculture in marmo e in bronzo di Ivan Theimer furono collocate nel braccio prospiciente  l'Arno del Loggiato degli Uffizi, nel piazzale antistante Palazzo Pitti e nel Giardino di Boboli. mentre dicembre del 2011 fu il sagrato della Misericordia di Firenze, in piazza Duomo, ad ospitare una statia raffigurante il mito di Arione.

Una presenza forte a testimonianza del profondo rapporto che si é creato l'artista, Firenze e la Misericordia.


C'EST EN AFRIGUE QU'IL CONVIENTDE
SE PLACER POUR VOIR AU MIEUX S
FORMER GROSSIR PARTIR PUIS REVENIR
JUSQU'A ELLE JUSQU'A SATURATION DES
DERRES HABITARLES, LA GRANDE ONDE
DES PEURCES DES TECNYQUES ET DESTDEES
... THEILHARD DE CHARDIN
PIERRE

Oratorio della Misericordia


PER L'INCREMENTO E  LA FORTUNA DELL'ARCICONFRATERNITA
DIVENUTO TROPPO AUGUSTO E DIMESSO
FU NELL'ANNO MCMXXIX
CON SENSO D'ARTE RINNOVATO E ABBELLITO
E IL XVIII GENNAIO
DELL'ANNO SEGUENTE
EBBE LA RITUALE CONSECRAZIONE
PER LE MANI DEL CAPOGUARDIA
MONS. GIOVACCHINO BONARDI
VESCOVO TITOLARE DI PERGAMO


PER SAPERE DI PIU'
Misericordia di Firenze
Comune di Firenze

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L'epigrafe (dal greco antico ἐπιγραφή, epigraphè, "scritto sopra") o iscrizione è un testo esposto pubblicamente su un supporto di materiale non deperibile (principalmente marmo o pietra, più raramente metallo). L'intento del testo è solitamente quello di tramandare la memoria di un evento storico, di un personaggio o di un atto; le parole possono essere incise, oppure dipinte o eseguite a mosaico; l'epigrafe si può trovare sia in un luogo chiuso (chiesa, cappella, palazzo) sia all'aperto (piazza, via, cimitero), oppure può essere apposta su un oggetto. Generalmente le iscrizioni sono realizzate in lettere maiuscole. A caratterizzarle però non è solo lo stile della scrittura ma anche l'adozione di particolari registri linguistici, improntati generalmente a concisione e solennità, in funzione del contenuto, del contesto e dello scopo comunicativo. (Da Wikipedia)

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