Comune di Radicondoli (Siena)
Viale Baldi
Note: L'abbeveratoio pubblico "Fontina del Trabocco"
La Fontina del Trabocco é uno dei luoghi simbolo di Radicondoli. La denominazione della Fontina con il termine trabocco nasce dal fatto che essa riceve l'acqua in esubero dal deposito sovrastante.
Questa fontina porta due date importanti per la comunità di Radicondoli:
1926 - anno in cui fu costruito l'acquedotto di Radicondoli, (mentre l'erogazione pubblica della luce elettrica fu predisposta, nel 1927);
1929 - anno in cui furono svolte le missioni di predicazione dai frati francescani del Convento dell'Osservanza di Radicondoli.
Il giorno 24 settembre 2004 in occasione della festa della Madonna della Mercede, protettrice di Radicondoli, é stata inaugurata la nuova icona della Madonna, alla presenza del Vescovo di Volterra, del Sindaco e dell'Amministrazione comunale di Radicondoli.
L'icona della Madonna é stata realizzata nei laboratori delle Ceramiche Artistiche di S.Caterina di Siena e la nuova illuminazione ideata da Riccardo Garaffi.
L'abbeveratoio agricolo: Fontina della Ragnana (già del Bercio)
Via Luciano Berio
La denominazione della fonte é stata modificata nel 2005 in occasione del restauro e prende il nome dal nuovo insediamento urbano della Ragfnana.
Originariamente era nota come fonte del Bercio, denominazione attribuita al podere esistente in quella strada.
La data di costruzione é antescedente al 1926, (anno in cui fu costruito l'acquedotto di Radicondoli), in quanto l'acqua prviene da una vena acquifera sotteranea.
Ha sempre avuto la funzione di abbeveratoio per le bestie.
In alto nella parte centrale é stato inserito lo stemma del Comune di Radicondoli, la cui origine risale al 1336, quando il territorio era feudo della famiglia Aldobrandeschi. Tale stemma, dopo piccole variazioni avvenute nel corso del tempo, é rappresentato da uno scudo rosso, sormontato da una corona, con leone rampante di colore giallo, che tiene un fascio di bulbi di carote nella zampa anteriore sinistra.
Lo stemma é stato riprodotto in ceramica nei Laboratorio delle Ceramiche senesi di Santa Caterina.
Il restauro della fonte é stato eseguito dagli operai del Comune di Radicondoli e la nuova illuminazione ideata da Ricardo Garaffi.
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Il termine abbeveratoio indica il luogo dove bevono gli animali domestici. Indica inoltre la vasca o il recipiente atto a contenere l'acqua utilizzata per dissetarsi.
Gli abbeveratoi tradizionali sono generalmente costituiti di tronchi di albero o tegole. Ne esistono anche tipi realizzati in pietra o in muratura, particolarmente diffusi nelle zone rurali dell'Italia meridionale, localizzati in luoghi pubblici di transito, a volte realizzati in grandi dimensioni ed ornati di elementi architettonici, come epigrafi, stemmi e sculture.
La metodologia moderna più efficace ed efficiente è l'abbeveratoio a goccia, un sistema capillare di distribuzione dell'acqua che comporta minore spreco, nessuna superficie esposta a potenziali contaminazioni da batteri (soprattutto nella stagione estiva), praticità nella regolazione dell'altezza della fonte d'acqua in funzione delle dimensioni crescenti dell'animale (wikipedia)
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