Ubicazione della lapide
Comune di Firenze
Via Piemonte
Nota: Il monumento urbano "Parco Fluviale dell'Arno"
Il parco fluviale dell’Arno è una delle iniziative di valorizzazione territoriale più importanti portate avanti dalla Provincia di Firenze.
L’Ente, con la collaborazione di tutti i comuni rivieraschi e dell’Autorità di Bacino dell’Arno ha portato avanti uno studio di fattibilità che ha definito un set di azioni prioritarie per giungere alla realizzazione del parco. È stata anche definita una porzione di territorio ben precisa che potrebbe corrispondere ai confini del parco a sua volta suddivisibile in una zona immediatamente contermine al corso d’acqua indicativamente corrispondente alla fascia ripariale, una sorta di zona franca in cui portare avanti esclusivamente politiche di valorizzazione fluviale, ed una zona più estesa allargata fino ai margini della attuale pianura alluvionale in cui portare avanti iniziative che comunque privilegino la salvaguardia ambientale.
L’altra faccia di questa medaglia è la storia dell’Arno. Fino al ’66 era stato il motore dello sviluppo di questa civiltà; la vita delle campagne era scandita dal regime delle portate del corso d’acqua, mulini ed opifici ne costellavano il corso dal Casentino a Pisa, mentre merci e persone si muovevano sull’Arno da e verso il mare, almeno fino all’avvento della ferrovia Firenze - Livorno ultimata nel 1848. L’alluvione colpì pesantemente questo microcosmo di vita sviluppatosi intorno al fiume che da allora divenne un “retro” delle città in quanto nemico da imbrigliare con argini paratoie e allo stesso tempo l’emblema italiano della Difesa dalle catastrofi naturali.
A oltre 40 anni di distanza dall’alluvione poco è stato fatto. Per quanto attiene Firenze gli interventi strutturali con effetti riconoscibili sulla diminuzione della pericolosità idraulica, sono costituiti dall’ultimazione dell’invaso di Bilancino e dall’abbassamento delle platee di fondazione del Ponte Vecchio e del Ponte a Santa Trinita che consentono il transito di portate maggiori ma non sufficienti a contenere l’evento del 1966. Inoltre è aumentato il rischio a causa dell’edificazione soprattutto negli anni ’70 in zone ad alta pericolosità idraulica. Difficile comprendere anche gli effetti di un’alluvione in conseguenza all’amplificazione del fenomeno dovuta all’ingombro delle auto che ad oggi riempiono tutte le zone “parcheggiabili” del territorio in modo molto più denso di quanto avveniva nel ’66.
Pertanto, prima di tutto lo Studio di fattibilità ribadisce la fondamentale importanza di dar seguito agli interventi di Difesa del suolo a partire dall’attuazione degli interventi pianificati dall’autorità di Bacino dell’Arno in quanto è ancora troppo alto il rischio idraulico di questo territorio.
Le altre azioni individuate all’interno del Master Plan sono riconducibili ai seguenti settori di intervento:
Urbanistica e pianificazione territoriale
I confini del Parco dovranno progressivamente divenire elementi condivisi negli atti e strumenti di pianificazione territoriali promossi da Regione e Enti Locali. Dovranno inoltre essere sviluppati criteri per effettuare un corretto recupero edilizio dei molti contesti produttivi dismessi di cui è ricco il corso dell’Arno.
Gestione morfovegetazionale di argini e sponde
Quello della gestione morfovegetazionale di argini e sponde rappresenta un punto cardine delle politiche di valorizzazione fluviale portate avanti dalla Provincia di Firenze.
Elemento guida delle attività di manutenzione è proprio quello fondamentale di coniugare le esigenze di rispetto di criteri di protezione idraulica e idrogeologica con il mantenimento degli habitat, nel tentativo di valorizzare l’ecosistema fluviale, un microcosmo ricco di vita, importantissimo per la difesa di delicati equilibri ambientali. In quest’ottica sono state attivate iniziative che spaziano dallo studio e la sperimentazione di come debbano essere effettuati i tagli delle piante che crescono su sponde e argini, alla ricognizione dei loro effetti sulla dinamica fluviale, nel tentativo di mettere a punto criteri tecnici in grado di non-ridurre drasticamente le funzionalità di corridoio ecologico svolte dall’Arno e contemporaneamente “gestirlo” in modo efficiente dal punto di vista idraulico. Tutte le attività dello studio di fattibilità sono avvenute in connessione diretta e scambio reciproco con quello straordinario bagaglio d’esperienze che quotidianamente si accresce in conseguenza della progettazione, esecuzione e monitoraggio degli interventi sulla vegetazione riparia. Questi lavori hanno prodotto effetti tangibili sulle sponde dei corsi d’acqua che sono state recuperate rispetto all’incuria e all’abbandono, tornando ad essere percorribili e vivibili, per lunghi tratti.
La Provincia, in collaborazione con il DISTAF dell’Università di Firenze, ha anche edito con i tipi della Franco Angeli delle “Linee guida gestionali per gli ambienti naturali e semi-naturali lungo il corso dell’Arno”, che per ogni tatto dell’arno individuano i criteri gestionali più efficaci epr il conseguimento degli obiettivi sopraelencati.
L’intenzione è quella di proseguire in quest’attività anche mediante il coinvolgimento delle associazioni dei coltivatori diretti in ottica di creazione di un “presidio” continuo del fiume tramite l’attivazione di convenzioni di manutenzione con i proprietari frontisti. Ulteriore capitolo da considerare per quanto attiene le manutenzioni fluviali è quello di impostare una politica di sfruttamento delle biomasse che derivano dalle operazioni di sfalcio e taglio, come combustibile, operazione che sicuramente può suscitare interesse non solo per l’ambiente, ma anche per il mondo imprenditoriale.
Valorizzazione del paesaggio agrario
Settore di investimento e su cui sono già state elaborate azioni di intervento è quello di incentivare il mantenimento delle colture di qualità legate al territorio e più in generale della conversione delle aziende agricole alla agricoltura biologica. In tal senso la proposta della Provincia di Firenze è quella di istituire un marchio che sia identificativo di tutte quelle produzioni agricole portate avanti all’interno dei confini del Parco Fluviale dell’Arno e nelle sue immediate vicinanze. Produzioni tipiche di alberi da frutto sono la Mela Francesca, la Pesca maglia rosa oltre ad ortaggi come la Melanzana fiorentina ed il Pomodoro fiorentino, mentre per quanto attiene il settore degli allevamenti va menzionata una star del panorama culinario nazionale costituito dal Pollo del Valdarno.
Valorizzazione fluviale
Elemento cruciale della valorizzazione fluviale è quello della realizzazione della ciclopista dell’Arno che rappresenta uno degli elementi cardine di tutta la politica di recupero del fiume e delle sue pertinenze. In tal senso è stata elaborata una proposta di percorso che congiunge Montelupo ed il Valdarno Superiore. Il tracciato in alcuni tratti corrisponde a piste ciclabili già realizzate, talvolta si tratta di progetti pronti per essere appaltati, mentre in altri casi ci si limita soltanto a formulare delle proposte di attraversamento dei nodi più problematici. Per un continuo aggiornamento sulla mobilità ciclabile in Provincia e sui suoi rapporti con la rete del TPL, l’offerta turistica e della ricettività alberghiera la Provincia ha predisposto un Web – GIS dal nome “Itinerari lungo l’Arno”.
Ulteriore elemento di valorizzazione su cui sono state attivate iniziative è quello della realizzazione di un sistema di navigabilità fluviale lungo il fiume nei tratti di parco dove ciò è possibile. In particolare si potrebbe sviluppare un “Itinerario natura” nella tratta ricompresa fra Signa e Le Cascine e di un “Itinerario Firenze monumentale” nella tratta ricompresa fra la pescaia di Santa Rosa e la Pescaia di San Niccolò.
Ulteriore elemento individuato per la valorizzazione dell’Arno è quello del recupero delle pescaie per la produzione di energia elettrica con impianti del tipo minihydro.
Società dell’informazione
La recente ricorrenza del 40° anniversario dell’alluvione, gli interventi strutturali che si stanno avviando sul territorio ai fini della riduzione del rischio idraulico, il progetto di parco fluviale con il Network delle piste ciclabili sono tutte tematiche meritevoli di grande visibilità a livello di comunicazione e di informazione anche in conformità ai principi della trasparenza e condivisione delle decisioni prese dalla P.A. che hanno ripercussioni sulla vita di ogni cittadino.
A tal fine è stata promossa la realizzazione del portale dell’Arno come contenitore fisico di tutte le iniziative portate avanti nei confronti di questo fiume. Parimenti riconoscibilità e accessibilità sono requisiti fondamentali per una qualsiasi struttura o sistema di organizzazione di un territorio. A tal fine una delle azioni su cui è stato investito è stata la creazione di un logo del parco fluviale dell’Arno da restituire anche sottoforma di segnaletica stradale in modo da consentire accesso sicuro e rapido alle sponde fluviali da ogni parte del territorio. Lo studio di fattibilità ha messo in evidenza il sistema delle “porte dell’Arno” che in futuro dovranno essere particolarmente ben individuate e in corrispondenza di tali punti sono stati posizionati cartelli e segnali esplicativi di cosa è il fiume e di come comportarsi per la sua salvaguardia.
Valorizzazione naturalistica
Lo studio è il contenitore di moltissime iniziative promosse dall’Amministrazione per portare avanti conoscenza e valorizzazione naturalistica. Fra queste importanti contributi dal settore ornitologico con uno studio sviluppato dalla LIPU e che ha individuato le porzioni di territorio dove maggiormente sono concentrate le popolazioni di uccelli acquatici importantissimi indicatori ambientali. Ulteriori contributi sono quelli sviluppati per anfibi e pesci. Sulla valorizzazione naturalistica da una parte si insiste su proposte/indicazioni gestionali dirette al contenimento di fenomeni di inurbamento faunistico, mentre dall’altra si insiste per valorizzare il sistema dei parchi e delle aree boscate che costituiscono la cosiddetta Cintura del Verde intorno a Firenze.
Fonte: provincia.fi.it
PER SAPERE DI PIU'
Città Metropolitana Firenze
Arno
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Comune di Firenze
Via Piemonte
Nota: Il monumento urbano "Parco Fluviale dell'Arno"
Parco Fluviale dell'Arno
Il parco fluviale dell’Arno è una delle iniziative di valorizzazione territoriale più importanti portate avanti dalla Provincia di Firenze.
L’Ente, con la collaborazione di tutti i comuni rivieraschi e dell’Autorità di Bacino dell’Arno ha portato avanti uno studio di fattibilità che ha definito un set di azioni prioritarie per giungere alla realizzazione del parco. È stata anche definita una porzione di territorio ben precisa che potrebbe corrispondere ai confini del parco a sua volta suddivisibile in una zona immediatamente contermine al corso d’acqua indicativamente corrispondente alla fascia ripariale, una sorta di zona franca in cui portare avanti esclusivamente politiche di valorizzazione fluviale, ed una zona più estesa allargata fino ai margini della attuale pianura alluvionale in cui portare avanti iniziative che comunque privilegino la salvaguardia ambientale.
L’altra faccia di questa medaglia è la storia dell’Arno. Fino al ’66 era stato il motore dello sviluppo di questa civiltà; la vita delle campagne era scandita dal regime delle portate del corso d’acqua, mulini ed opifici ne costellavano il corso dal Casentino a Pisa, mentre merci e persone si muovevano sull’Arno da e verso il mare, almeno fino all’avvento della ferrovia Firenze - Livorno ultimata nel 1848. L’alluvione colpì pesantemente questo microcosmo di vita sviluppatosi intorno al fiume che da allora divenne un “retro” delle città in quanto nemico da imbrigliare con argini paratoie e allo stesso tempo l’emblema italiano della Difesa dalle catastrofi naturali.
A oltre 40 anni di distanza dall’alluvione poco è stato fatto. Per quanto attiene Firenze gli interventi strutturali con effetti riconoscibili sulla diminuzione della pericolosità idraulica, sono costituiti dall’ultimazione dell’invaso di Bilancino e dall’abbassamento delle platee di fondazione del Ponte Vecchio e del Ponte a Santa Trinita che consentono il transito di portate maggiori ma non sufficienti a contenere l’evento del 1966. Inoltre è aumentato il rischio a causa dell’edificazione soprattutto negli anni ’70 in zone ad alta pericolosità idraulica. Difficile comprendere anche gli effetti di un’alluvione in conseguenza all’amplificazione del fenomeno dovuta all’ingombro delle auto che ad oggi riempiono tutte le zone “parcheggiabili” del territorio in modo molto più denso di quanto avveniva nel ’66.
Pertanto, prima di tutto lo Studio di fattibilità ribadisce la fondamentale importanza di dar seguito agli interventi di Difesa del suolo a partire dall’attuazione degli interventi pianificati dall’autorità di Bacino dell’Arno in quanto è ancora troppo alto il rischio idraulico di questo territorio.
Le altre azioni individuate all’interno del Master Plan sono riconducibili ai seguenti settori di intervento:
Urbanistica e pianificazione territoriale
I confini del Parco dovranno progressivamente divenire elementi condivisi negli atti e strumenti di pianificazione territoriali promossi da Regione e Enti Locali. Dovranno inoltre essere sviluppati criteri per effettuare un corretto recupero edilizio dei molti contesti produttivi dismessi di cui è ricco il corso dell’Arno.
Gestione morfovegetazionale di argini e sponde
Quello della gestione morfovegetazionale di argini e sponde rappresenta un punto cardine delle politiche di valorizzazione fluviale portate avanti dalla Provincia di Firenze.
Elemento guida delle attività di manutenzione è proprio quello fondamentale di coniugare le esigenze di rispetto di criteri di protezione idraulica e idrogeologica con il mantenimento degli habitat, nel tentativo di valorizzare l’ecosistema fluviale, un microcosmo ricco di vita, importantissimo per la difesa di delicati equilibri ambientali. In quest’ottica sono state attivate iniziative che spaziano dallo studio e la sperimentazione di come debbano essere effettuati i tagli delle piante che crescono su sponde e argini, alla ricognizione dei loro effetti sulla dinamica fluviale, nel tentativo di mettere a punto criteri tecnici in grado di non-ridurre drasticamente le funzionalità di corridoio ecologico svolte dall’Arno e contemporaneamente “gestirlo” in modo efficiente dal punto di vista idraulico. Tutte le attività dello studio di fattibilità sono avvenute in connessione diretta e scambio reciproco con quello straordinario bagaglio d’esperienze che quotidianamente si accresce in conseguenza della progettazione, esecuzione e monitoraggio degli interventi sulla vegetazione riparia. Questi lavori hanno prodotto effetti tangibili sulle sponde dei corsi d’acqua che sono state recuperate rispetto all’incuria e all’abbandono, tornando ad essere percorribili e vivibili, per lunghi tratti.
La Provincia, in collaborazione con il DISTAF dell’Università di Firenze, ha anche edito con i tipi della Franco Angeli delle “Linee guida gestionali per gli ambienti naturali e semi-naturali lungo il corso dell’Arno”, che per ogni tatto dell’arno individuano i criteri gestionali più efficaci epr il conseguimento degli obiettivi sopraelencati.
L’intenzione è quella di proseguire in quest’attività anche mediante il coinvolgimento delle associazioni dei coltivatori diretti in ottica di creazione di un “presidio” continuo del fiume tramite l’attivazione di convenzioni di manutenzione con i proprietari frontisti. Ulteriore capitolo da considerare per quanto attiene le manutenzioni fluviali è quello di impostare una politica di sfruttamento delle biomasse che derivano dalle operazioni di sfalcio e taglio, come combustibile, operazione che sicuramente può suscitare interesse non solo per l’ambiente, ma anche per il mondo imprenditoriale.
Valorizzazione del paesaggio agrario
Settore di investimento e su cui sono già state elaborate azioni di intervento è quello di incentivare il mantenimento delle colture di qualità legate al territorio e più in generale della conversione delle aziende agricole alla agricoltura biologica. In tal senso la proposta della Provincia di Firenze è quella di istituire un marchio che sia identificativo di tutte quelle produzioni agricole portate avanti all’interno dei confini del Parco Fluviale dell’Arno e nelle sue immediate vicinanze. Produzioni tipiche di alberi da frutto sono la Mela Francesca, la Pesca maglia rosa oltre ad ortaggi come la Melanzana fiorentina ed il Pomodoro fiorentino, mentre per quanto attiene il settore degli allevamenti va menzionata una star del panorama culinario nazionale costituito dal Pollo del Valdarno.
Valorizzazione fluviale
Elemento cruciale della valorizzazione fluviale è quello della realizzazione della ciclopista dell’Arno che rappresenta uno degli elementi cardine di tutta la politica di recupero del fiume e delle sue pertinenze. In tal senso è stata elaborata una proposta di percorso che congiunge Montelupo ed il Valdarno Superiore. Il tracciato in alcuni tratti corrisponde a piste ciclabili già realizzate, talvolta si tratta di progetti pronti per essere appaltati, mentre in altri casi ci si limita soltanto a formulare delle proposte di attraversamento dei nodi più problematici. Per un continuo aggiornamento sulla mobilità ciclabile in Provincia e sui suoi rapporti con la rete del TPL, l’offerta turistica e della ricettività alberghiera la Provincia ha predisposto un Web – GIS dal nome “Itinerari lungo l’Arno”.
Ulteriore elemento di valorizzazione su cui sono state attivate iniziative è quello della realizzazione di un sistema di navigabilità fluviale lungo il fiume nei tratti di parco dove ciò è possibile. In particolare si potrebbe sviluppare un “Itinerario natura” nella tratta ricompresa fra Signa e Le Cascine e di un “Itinerario Firenze monumentale” nella tratta ricompresa fra la pescaia di Santa Rosa e la Pescaia di San Niccolò.
Ulteriore elemento individuato per la valorizzazione dell’Arno è quello del recupero delle pescaie per la produzione di energia elettrica con impianti del tipo minihydro.
Società dell’informazione
La recente ricorrenza del 40° anniversario dell’alluvione, gli interventi strutturali che si stanno avviando sul territorio ai fini della riduzione del rischio idraulico, il progetto di parco fluviale con il Network delle piste ciclabili sono tutte tematiche meritevoli di grande visibilità a livello di comunicazione e di informazione anche in conformità ai principi della trasparenza e condivisione delle decisioni prese dalla P.A. che hanno ripercussioni sulla vita di ogni cittadino.
A tal fine è stata promossa la realizzazione del portale dell’Arno come contenitore fisico di tutte le iniziative portate avanti nei confronti di questo fiume. Parimenti riconoscibilità e accessibilità sono requisiti fondamentali per una qualsiasi struttura o sistema di organizzazione di un territorio. A tal fine una delle azioni su cui è stato investito è stata la creazione di un logo del parco fluviale dell’Arno da restituire anche sottoforma di segnaletica stradale in modo da consentire accesso sicuro e rapido alle sponde fluviali da ogni parte del territorio. Lo studio di fattibilità ha messo in evidenza il sistema delle “porte dell’Arno” che in futuro dovranno essere particolarmente ben individuate e in corrispondenza di tali punti sono stati posizionati cartelli e segnali esplicativi di cosa è il fiume e di come comportarsi per la sua salvaguardia.
Valorizzazione naturalistica
Lo studio è il contenitore di moltissime iniziative promosse dall’Amministrazione per portare avanti conoscenza e valorizzazione naturalistica. Fra queste importanti contributi dal settore ornitologico con uno studio sviluppato dalla LIPU e che ha individuato le porzioni di territorio dove maggiormente sono concentrate le popolazioni di uccelli acquatici importantissimi indicatori ambientali. Ulteriori contributi sono quelli sviluppati per anfibi e pesci. Sulla valorizzazione naturalistica da una parte si insiste su proposte/indicazioni gestionali dirette al contenimento di fenomeni di inurbamento faunistico, mentre dall’altra si insiste per valorizzare il sistema dei parchi e delle aree boscate che costituiscono la cosiddetta Cintura del Verde intorno a Firenze.
Fonte: provincia.fi.it
PER SAPERE DI PIU'
Città Metropolitana Firenze
Arno
L'epigrafe (dal greco antico ἐπιγραφή, epigraphè, "scritto sopra") o iscrizione è un testo esposto pubblicamente su un supporto di materiale non deperibile (principalmente marmo o pietra, più raramente metallo). L'intento del testo è solitamente quello di tramandare la memoria di un evento storico, di un personaggio o di un atto; le parole possono essere incise, oppure dipinte o eseguite a mosaico; l'epigrafe si può trovare sia in un luogo chiuso (chiesa, cappella, palazzo) sia all'aperto (piazza, via, cimitero), oppure può essere apposta su un oggetto. Generalmente le iscrizioni sono realizzate in lettere maiuscole. A caratterizzarle però non è solo lo stile della scrittura ma anche l'adozione di particolari registri linguistici, improntati generalmente a concisione e solennità, in funzione del contenuto, del contesto e dello scopo comunicativo. (Da Wikipedia)
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