venerdì 17 gennaio 2014

Colonia Latina di Aesernia

Ubicazione della lapide:
Isernia. Via Giuseppe Mazzini
Targhetta a: Colonia Latina di Aesernia (sec. III a.c.)







La targhetta metallica con logo "Lions Club" 

Ara del tempio della
Colonia Latina di Aesernia
del III sec.a.C.


Isernia. Colonia romana (sec. III a.c.)
Isernia sorge su un colle calcareo, alla confluenza di due corsi d’acqua, il Carpino e il Sordo, protetta a nord dalle Mainarde e a sud dal Matese. La colonia latina di Aesernia, dedotta nel 263 a.C., occupa un sito già occupato dai Sanniti, per quanto restino scarsissime tracce del precedente insediamento, in un territorio che, come ricorda Tito Livio (X, 31), era stato teatro di azioni belliche nel corso delle guerre sannitiche. Il luogo scelto dai Romani risponde alla necessità di controllo della zona più interna del territorio e di rapporto immediato con la viabilità (era collegato ad Alfedena da una parte e Boiano e Benevento dall’altra dalla Via Minucia; altre strade lo collegavano a Larino e a Venafro con la possibilità di immettersi nella Via Latina).

Incerta è la struttura interna dell’abitato, condizionata dalla topografia e resa poco chiara dalla continuità di vita fino a tempi moderni. L’impianto originario, coevo alla colonia, è riferibile alla prima metà del III secolo a.C.; alcune strutture sono state rimesse in luce durante il restauro del complesso monumentale di S. Maria delle Monache. L’asse viario principale è da identificare con l’odierno corso Marcelli, il foro della città antica corrisponderebbe invece all’isolato in cui si trova la cattedrale.

La vita di Aesernia continua sotto il controllo di Roma, solo durante la guerra sociale viene conquistata dagli Italici, per tornare a Roma con Silla. Diventa quindi municipio e viene inserita nella regio IV dell’ordinamento augusteo; svolge funzioni di controllo politico e amministrativo su un territorio che raggiunge in questa fase i 400 chilometri quadrati. È questo un momento di grande sviluppo del centro, l’epigrafia testimonia l’esistenza di numerosi edifici pubblici come i bagni connessi con l’acquedotto ed un importante mercato.
Fonte: sovrintendenza Beni archeologici Molise

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L'epigrafe (dal greco antico ἐπιγραφή, epigraphè, "scritto sopra") o iscrizione è un testo esposto pubblicamente su un supporto di materiale non deperibile (principalmente marmo o pietra, più raramente metallo). L'intento del testo è solitamente quello di tramandare la memoria di un evento storico, di un personaggio o di un atto; le parole possono essere incise, oppure dipinte o eseguite a mosaico; l'epigrafe si può trovare sia in un luogo chiuso (chiesa, cappella, palazzo) sia all'aperto (piazza, via, cimitero), oppure può essere apposta su un oggetto. Generalmente le iscrizioni sono realizzate in lettere maiuscole. A caratterizzarle però non è solo lo stile della scrittura ma anche l'adozione di particolari registri linguistici, improntati generalmente a concisione e solennità, in funzione del contenuto, del contesto e dello scopo comunicativo. (Da Wikipedia)

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